Montagne e lasagne

Ho messo lo zaino a terra, e mi sono sdraiato. Noi animali da appennino oltre i duemila metri di quota abbiamo un bel fiato corto ed un effetto simile alla seconda birra media.  Ma a dire il vero non è neppure male, perché aiuta a staccare i pensieri dalla quota di pianura.
Maledetta pianura.


Qui si fatica ma qualcosa ci fa sentire non criticabili, anzi degni di lode. Forse è colpa del senso di responsabilità con il quale siamo stati cresciuti. Lasagne e senso di responsabilità.
Maledetta pianura.

In ogni caso, sdraiato al colle di Rui chiudo gli occhi e sono felice. Gli occhi li chiudo perchè sono stracolmi di bellezza. Non c’è ne sta più. Montagne a più strati, come le lasagne, raggiungi una cima, sotto ne vedi altre, ma di sopra c’è ne sono altrettante.
Quel senso di ingordigia che ci ha portato fin qui è stato annientato alla prima vallata, dove gli spazi erano cosí immensi da avvolgerci e placare ogni nostro desiderio. Qui e ora. Sono apposto con il mondo. Non provo nemmeno più rancore per quel pazzo del mio vicino.

Sfuggente quanto incorruttibile. Solitaria ma accogliente.  La Val Maira è una luogo lontano da ogni stereotipo. Tra queste vette la montagna rimane di diritto ciò che è sempre stata.

Agosto 2025  – Val Maira. Oronaye, Colle di Rui e Gardetta